Una verità che il protagonista, Claudio, dovrà accettare recandosi a Sanremo, sua città natale, per far visita alla madre, affetta da Alzheimer; si troverà di fronte ad una realtà amara, quasi soffocante, che lo porterà inevitabilmente a vagare tra le pieghe del passato, affrontando alcuni temi cardine della propria vita, primo tra tutti la morte prematura del padre.
Leggere “Ricordo tutto”, primo romanzo di Gipo Anfosso, è come trovarsi su un’altalena in cui si alternano abilmente presente e passato, tempi che, per forza di cose, coesistono in ognuno di noi, per quanto, spesso, si cerchi di scappare dai ricordi dolorosi.
E il romanzo insegna proprio questo: fuggire si rivela sempre essere uno sforzo inutile perché, più si corre per lasciare indietro i ricordi, più loro mordono dall’interno.
Forse, la scelta più appropriata è proprio quella di farsi raggiungere, come ha fatto l’autore.È una decisione che richiede molto coraggio in quanto non è facile guardarsi dentro. Ancora più difficile è condividere tutto ciò con terzi.
Gipo Anfosso ha trovato la forza di mettere nero su bianco i suoi sentimenti, nonostante tutto, lasciando un pezzetto della propria anima tra le pagine, come spesso succede ogni volta che si scrive… e in “Ricordo tutto” ne è rimasto imprigionato uno bello grande.
“Quando ricordi, rievochi il passato, tutto si smuove e dopo un po’ di tempo, riaffiorano parole, oggetti, episodi dei quali non è immediato il legame con la memoria evocata. Affiorano, galleggiano e lasciano una traccia strana, una dissonanza.”
Colonna sonora della lettura: Nightbook, Ludovico Einaudi
Titolo: Ricordo tutto
Autore: Gipo Anfosso
Casa editrice: Rayuela edizioni
Prezzo: € 13
Pagine: 147
Sara Bellodi